Die Spitzenklöpplerin  Alice Rotelli Ma scusúm, mia bèla túsa. Quánd el vegniva denter a bev un queicos’ t’el savevet chi l’era. E te vusavèt: “ butess giò che fà minga mal”

Adèss sta manica de ciula pensen de vèss la Ferragni.

Die Spitzenklöpplerin  Alice Rotelli T’è capì m’è l’è? A lava la crapa al asén…

Die Spitzenklöpplerin  Alice Rotelli Si ma capisci che “ches’t chi l’è un laurà de ciula”?

Il testamento
youtube.com/watch?v=SYDm2y…

Se i miei genitori avessero avuto un solo figlio, non sarei stata io quella che sarebbe qui. Sono una clandestina anche io. E, forse, questo spiega molto del mio universo di pensiero #buonanotte

Io credo che non esista nessuno capace davvero di conoscere qualcuno se non sa cosa lo spaventa di più, cosa è la sua paura più grande. E io, a queste paure, parlo tutti i giorni. Ma non con voi.

Alla vigilia dei miei 50 anni, credo che la biologia abbia la meglio su tanto altro. Una sconfitta, verrebbe da dire. Ma non lo so se sia tale.

Ma se fossimo attaccati dagli alieni, il popolo terrestre sarebbe in grado di unirsi e far fronte comune contro il pericolo?

Alice Rotelli Che: detto nel 2024 è alquanto preoccupante. Voglio dire: magari non capisci bene la teoria dei buchi neri, ci sta.

Ma ci rendiamo conto che i nostri nonni erano più avanti di codesti… [commento sospeso]

Die Spitzenklöpplerin  Senza contare che l’immunomodulazione e le varie cascate virtuose neurochimiche (semplifico all’osso) sono fortemente influenzate dal percepito positivo della cura intesa come accoglienza. È evidente che la persona che viene rispettata nella sua interezza guarisce prima e meglio.

Io non ho una visione benevola della Natura. Anzi, mi pare che questa visione edulcorata della lotta per la sopravvivenza (tale è, per tutti, lontano dalla civiltà) sia l’ennesima costruzione umana. La Natura, anzi, non è né buona né cattiva, perché si basa sul necessario.

Privare una persona della propria quotidianità è a volte purtroppo necessario, vedi il ricovero ospedaliero; tuttavia si può giungere a compromessi che rendano meno gravoso e alienante questo periodo di soggiorno.

>delle intenzioni, ignorano la richiesta minima perché per loro è marginale. Nulla è marginale.

Ed è importante che la persona faccia un percorso diagnostico/terapeutico adeguato, ma è ALTRETTANTO FONDAMENTALE che in questo iter sia rispettato il suo bisogno basico, il suo cibo, il suo ritmo sonno-veglia, le sue abitudini.
E spesso vedo Soloni che pur nella migliore>

>, ma sovente si dimenticano che in questo furor hanno davanti una persona. La persona in quanto tale può anche non necessitare di sapere cosa la affligge, ma certamente cerca sollievo, umanità, condivisione. Più sta male più il bisogno diventa cogente.

Vorrei fare un lungo discorso sul bisogno di salute, ma per stanchezza soggettiva mi limiterò alla sintesi. L’identificazione medica della necessità a volte diverge dal bisogno dell’individuo. I dottori si spaccano il cervello per identificare l’agente patogeno o il male>